La V edizione dell’ISOLA CHE NON C’È ha registrato più di 3000 presenze e si è svolta dal 26 al 28 luglio 2024 in località SASI – Monzone di Fivizzano (MS).
Le presenze registrate ci confermano che il dato è in crescita rispetto al 2023 e che questa iniziativa, che ha visto la sua prima edizione nel 2020, sta raccogliendo sempre più consensi da parte delle famiglie, non solo del territorio lunigianese ma anche dalle province limitrofe (Massa- Carrara, La Spezia) e dalla vicina Versilia.
Unico nel suo genere per il territorio, L’ISOLA CHE NON C’È, è un contenitore di arte che incontra le esigenze di tutti i partecipanti dal più piccolo al più grande.
La presenza di artisti da tutto il territorio italiano e la circolarità degli eventi cala i partecipanti in una dimensione di sospensione della realtà, trasformando il parco della SASI in un’isola incantata.
IL FESTIVAL E LA SUA MISSIONE
Come già definito nel progetto iniziale il Festival nasce con diversi scopi:
- Avvicinare i più giovani alla cultura;
- Rigenerare un territorio che subisce di anno in anno lo spopolamento;
- Incentivare le attività economiche locali;
- Renderlo un Festival Green;
- Essere dalla parte delle famiglie.
Nell’edizione 2024 questi obiettivi sono stati perseguiti con estrema attenzione in ogni aspetto: dall’allestimento, agli spettacoli fino alla ricezione dei partecipanti.
Per questo Festival abbiamo cercato da una parte, per i piccolissimi, di creare un festival a misura di famiglia, in modo che invogliasse i varinuclei a partecipare e dall’altro creare un gruppo di volontari che abbracciasse le varie fasce di età, ma in modo specifico un gruppo di volontari che previlegiasse la fascia 13 – 30 anni, in modo che con il loro coinvolgimento, attraverso un’azione di responsabilizzazione in diversi settori del festival, li portasse ad un avvicinamento con le dinamiche organizzative e ad usufruire della visione degli spettacoli.
Abbiamo scelto inoltre di rendere il Festival completamente gratuito con aree ristoro con prezzi al di sotto della media, per poter venire incontro anche alle esigenze economiche dei nuclei che hanno partecipato.
Il materiale utilizzato è completamente biodegradabile e compostabile, e abbiamo eliminato ogni tipo di spreco per evitare di creare rifiuti non riciclabili.
Questa azione nasce dal desiderio che il festival sia in completa armonia con il parco che lo ospita, e ciò avviene ogni anno, anche con la pulizia delle aree dei castani lavorando di concerto con il Comune di Fivizzano. Anche gli allestimenti sono stati realizzati in un’ottica di riciclo recuperando cassette della frutta e pancali di alcune aziende della zona.
L’illuminazione rigorosamente a led e dove possibile con pannelli solari, è stata realizzata nel rispetto dell’ambiente. Inoltre proprio nell’ambito della rigenerazione territoriale e con l’intento di incentivare le attività locali, i prodotti impiegati nell’area ristoro erano a km 0, attingendo dalle aziende agrarie e dalle attività commerciali del territorio.
GLI ARTISTI
Abbiamo avuto il piacere di ospitare in questa edizione dell’Isola che non c’è: Riccardo Rosato con il suo POP CORN BREAK, il Teatro nelle Foglie con CARTOON TOILETTE, Gessica De Rodda con il suo OPS, Drum Rum Teatro con CINELÙ, Massimo Minucci detto MASSIMO PUGNO DI FUOCO, Stefano Magnolfi il mago dell’associazione I SENZA NOME, la SBANDATA Marching Band, Pamela Mastrorosa NINA THEATRE con il suo METTICI IL CUORE, Marco Fiorentini con il suo PETER PAN ITINERANTE, Leonardo D’Angelo con il suo TEATRO DEI BURATTINI.
Bari, Torino, Firenze, Monferrato, Massa, Pisa, La Spezia sono le città di provenienza degli artisti di questa edizione.
Un piccolo reel del Festival realizzato da Lunigiana World è visibile al seguente link:
https://www.facebook.com/reel/801923508786710
CONCLUSIONE
Grazie al sostegno ricevuto dai Main Partners (Regione Toscana, Fondazione Marmo e Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara) abbiamo potuto perseguire gli obiettivi sopra elencati. Potendo investire di più sia sull’aspetto green che sul km 0, ma sopra ogni cosa, creare un Festival che vada incontro alle esigenze delle famiglie.
La gratuità all’ingresso, la gratuità degli spettacoli, i prezzi del ristoro molto bassi e la possibilità di essere in uno spazio protetto, che esclude totalmente la presenza di auto, rende l’iniziativa a portata di tutti. Senza dimenticare che la SASI è costruita senza alcuna barriera architettonica.
Lavorando a stretto contatto durante l’anno con le scuole e i ragazzi ci siamo resi conto, specialmente dopo il Covid, che le condizioni sono completamente mutate, e il quadro economico di una famiglia tipo è diventato più fragile.
Per l’edizione 2025 sono tante le migliorie che abbiamo per ora solo pensato.
Ci vediamo il prossimo anno!